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Artigianato a Bali
Artigianato
A Bali l'artigianato è una vera e propria arte.
La cittadina di Ubud ospita uno dei mercati più colorati e vivaci dell'isola, con il meglio dell'artigianato locale: ceste, scatole in legno, maschere teatrali e quant'altro a prezzi veramente stracciati.
E' l'arte della tessitura ad essere la più diffusa sull'isola e trova la sua massima espressione nel sarong balinese, dalle molteplici funzioni: indumento, lenzuolo, asciugamano... La cittadina di Gianyar, nella zona orientale dell'isola, è uno dei più importanti centri tessili, con un gran numero di fabbriche in cui è possibile assistere alla tessitura dei sarong, che richiede circa 6 ore. Vari sono i processi e le tecniche di tintura dei sarong, la più nota è quella batik, la cui origine non è locale ma proviene dall'isola di Giava. Numerosi sono i negozi e i mercati a Bali che propongono i sarong in batik ai turisti, fate attenzione a non acquistarne di falsi, stampati cioè in fabbrica: il colore di questi ultimi appare sbiadito rispetto a quelli veri e i disegni sono solo su un lato della stoffa.
Un'altra tecnica di tintura di Bali è detta endek ed utilizza fili pre-tinti, ottenendo così disegni dall'aspetto ondulato. Particolare e tipica dell'isola è la tecnica utilizzata nel villaggio di Tenganan (Bali orientale), la cosiddetta ikat, in cui i fili della trama e quelli dell'ordito vengono pre-tinti.
Come la tessitura anche l'arte dell'intaglio ha un significato importante. Le sculture a Bali sono quasi tutte realizzate con legno locale, in particolare con il belalu, per lo più lasciato al naturale e non dipinto.
Una forma di intaglio è la realizzazione di maschere utilizzate nelle rappresentazioni teatrali e di danza che si svolgono numerose a Bali. Molto realistiche sono le espressioni donate dagli scultori alle maschere, spesso dipinte con colori vivaci e rifinite con capelli e denti.
Infine unica è anche la produzione di mobili, lampade in tessuto o ferro battuto, divani.
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